RIABILITAZIONE del PAVIMENTO PELVICO

Il pavimento pelvico è quel insieme di muscoli, legamenti, fasce che chiude in basso la cavità addominale e svolge il compito di sostenere gli organi pelvici (utero, vescica, vagina, uretra, retto) affinchè svolgano la loro funzione nel migliore dei modi. Permette la continenza urinaria e fecale e contribuisce alla funzione sessuale. Un pavimento pelvico debole può comportare l'insorgenza di disfunzioni come scarsa sensibilità nei rapporti intimi, incontinenza urinaria, fecale o ai gas, dolore, ... .

Durante la gravidanza il pavimento pelvico subisce un maggiore stress dato dal sovraccarico cui è sottoposto, e durante il parto deve permettere la fuoriuscita del bambino distendendosi.

E' fondamentale seguire un percorso di prevenzione già in gravidanza, dove l'ostetrica può effettuare un'attenta valutazione del pavimento pelvico e guidare la donna verso una maggiore conoscenza e consapevolezza di questa parte del corpo che, molto spesso, è poco conosciuta. L'ostetrica insegnerà il massaggio del perineo, i tipi di respirazione adatti al travaglio per favorire l'apertura del pavimento pelvico, senza forzarlo, e le posizioni raccomandate per il parto.

Dopo 30-40 giorni dal parto è raccomandato sottoporsi ad una valutazione ostetrica del pavimento pelvico e intraprendere un percorso individualizzato di rieducazione o riabilitazione uro-ginecologica, per riprendere la completa funzionalità e benessere dell'area pelvica. Saranno inoltre curati eventuali esiti cicatriziali, risultati da una lacerazione spontanea o episiotomica.

Quali tecniche e strumenti utilizza l'ostetrica nella riabilitazione del pavimento pelvico:

  • Fisiochinesiterapia: apprendimento di esercizi di contrazione-rilassamento per acquisire consapevolezza,  rinforzare e rilassare i muscoli del pavimento pelvico
  • Biofeedback: tramite una piccola sonda vaginale, i movimenti di contrazione e rilassamento del pavimento pelvico vengono visualizzati su uno schermo, permettendo così alla donna di prendere maggiore consapevolezza del lavoro che sta compiendo
  • Elettrostimolazione: utilizzando una sonda vaginale o rettale, o elettrodi di superficie, si trasmette un impulso elettrico non doloroso che, in base alle impostazioni selezionate dal terapista, vanno ad agire maggiormente sulla presa di coscienza inducendo una contrazione passiva dei muscoli, rinforzandoli. A basse frequenze, invece, si può agire sull'iperattività detrusoriale riducendo l'urgenza minzionale e il dolore pelvico
  • Radiofrequenza ed elettroporazione (VAGY COMBI): metodiche non invasive all'avanguardia, che innescano azioni fisiologiche biostimolanti. Il trattamento risulta indolore e consente di somministrare farmaci per via locale, massimizzandone l'efficacia. Terapia efficace nel trattamento di tutti i disturbi legati alla sfera intima femminile come: incontinenza urinaria, atrofia, esiti cicatriziali (anche da taglio cesareo), secchezza vaginale, prolasso, lichen sclerosus

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